Alimentate con acqua di fonte, erbe ed aglio rosso di Sulmona, zenzero e curcuma



Una nonna, una madre, una figlia: nasce per via matrilineare il progetto “L’uovo e la canapa” che ha dato vita ad un’azienda che produce uova molto speciali di galline felici e libere. Complici un vecchio pollaio, quello della nonna, i ricordi e i profumi dell’infanzia. Ed anche la nostalgia di una ritualità che è stata tradizione di famiglia e a cui la madre, Marisa Colitti, insegnante in pensione, decide di dare seguito, tornando ad allevare galline nel piccolo borgo di Massa d’Albe, ai piedi del Monte Velino. A chiudere il cerchio la passione e la concretezza della figlia, Silvia Bambagini Oliva, folgorata da una felice intuizione. L’idea è quella di alimentare le galline ovaiole anche con la canapa, che notoriamente è indicata per ridurre i livelli di colesterolo cattivo, aiutare il sistema immunitario e prevenire le malattie cardiovascolari. Silvia ci azzecca e la sua intuizione cambia le sorti del piccolo allevamento. E anche la sua vita.
La storia di Silvia e delle sue galline felici
Siamo nel 2011. “Un giorno, arrivata a Massa – in quel periodo vivevo e lavoravo come montatrice a Roma, ma tornavo spesso – parlando con mia mamma, mi sono chiesta se ci fosse un modo per rendere le uova ancora più salutari. Così, senza nessuna conoscenza scientifica – ci racconta Silvia – ho ipotizzato che cambiando l’alimentazione delle galline, magari aggiungendo semi di canapa, si potesse incidere sul prodotto finale: l’uovo”.
Una serie di sperimentazioni scientifiche le danno ragione. “Nel primo esperimento, durato otto mesi, in collaborazione con l’istituto zooprofilattico di Teramo, sono state analizzate le uova di tre gruppi di galline, alimentate rispettivamente con semi di canapa, semi di lino e cereali di ogni tipo. Alla fine del periodo stabilito, è risultato che le uova delle galline alimentate a canapa erano più grandi e pesanti delle altre e molto ricche di grassi Omega-3”.
Nello stesso periodo viene pubblicato, sul Journal of Consumer Protection and Food Safety, lo studio della dottoressa Hingrid Halle, ricercatrice per la nutrizione al Federal Research Institute for Animal Health, e del dottor Friedrich Schöne, professore dell’Università di Jena Friedrich-Schiller, che arriva alle stesse conclusioni. Le analisi saranno ripetute un anno e mezzo dopo dal Crab di Avezzano, laboratorio di analisi e ricerca che stava svolgendo degli studi sulla canapa autoctona. Anche questa volta i risultati coincidono con il primo esperimento.
La lotta contro la burocrazia italiana
Così mamma e figlia si mettono in moto. Raccolgono informazioni sui finanziamenti della Comunità Europea per i giovani imprenditori agricoli. Scrivono un progetto per creare un allevamento biologico di galline felici e dopo tempi amministrativi infiniti e un percorso burocratico accidentato e complesso vincono il bando. Ma devono arrivare al 2014 per ricevere i primi contributi, costrette pertanto ad anticipare tutte le prime spese. “Questo sogno, ci dice Silvia – il ritorno alla terra, a produzioni etiche e sostenibili, ad un turismo lento e consapevole, potrebbe essere anche quello di tanti giovani se si investisse sul loro futuro, anziché mettere i bastoni tra le ruote. Costringere le nuove generazioni ad abbandonare baracca, burattini e sogni è la peggiore scelta politica che si possa fare. Soprattutto in zone come la nostra, ad un passo da Roma, di grande bellezza, con terre fertili e opportunità tutte da scoprire. Si può fare. Noi abbiamo un mercato che non è più di nicchia e concentrato su Roma. Chef e ristoratori importanti ci hanno aperto le porte in Abruzzo. Ed è un passo avanti importante che ha a che vedere con la diffusione della cultura del cibo di qualità”.
Galline dall’alimentazione gourmet
Oggi l’azienda agricola “Silvia O”, che ha ottenuto la certificazione biologica, conta oltre 2000 galline livornesi. Nella loro alimentazione non ci sono però i soli semi, ma anche il pannello proteico di canapa, residuo della prima spremitura. Il mangime viene arricchito periodicamente con l’aglio rosso di Sulmona, noto antibiotico naturale, zenzero, curcuma e tutte le spezie con potere disinfettante e antiparassitario, sia per parassiti interni sia per gli esterni. Questo soprattutto d’estate perché la bella stagione si porta dietro molti parassiti. L’acqua, conservata in apposite cisterne, proviene dalla fonte del paese, direttamente collegata alla sorgente montana del Velino. Ed è acqua “corretta” alle erbe, soprattutto ortica e timo e utilizzata per i papponi. Una alimentazione gourmet, affiancata da pollai a 5 stelle, fatti con legno di castagno e con tutte le caratteristiche di spazio richieste per un allevamento biologico. Ovviamente i pollai sono all’interno di un terreno più grande, dove le galline felici possono scorrazzare liberamente, mangiare insetti, scavare vermi nella terra e svolazzare.
Gli altri progetti dell’azienda agricola biologica
A creare ombra, oggi, si è aggiunto anche un ampio frutteto dedicato al recupero di antiche colture. Ma un sogno tira l’altro, come le ciliegie. La ricerca di Silvia e il suo sogno continuano a crescere, con progetti futuri da alimentare con il tempo. Come quello di diventare un bio incubatore, che metta a disposizione pulcini bio dalla nascita, già avviato. O quello di realizzare una fattoria didattica per ospitare le scuole. E ancora eventi gastronomici, incontri, seminari. Per raccontare una storia possibile che dice che il buono è tutto qui. Basta cercarlo nella natura, nella nostra terra d’origine, in una vita sostenibile, provando a riadattare tutto all’attualità.
Per ulteriori informazioni
Silvia O. Azienda Agricola Bio
Sito: luovoelacanapa.com
Antonietta Centofanti
Abruzzo Travel and Food
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